“Dalle finestre del suo studio ci si affaccia su un piccolo cortile pieno di verde, segnato da avventurose stagioni.” Così scriveva Raffaello Bertoli di Aldo Giusti e continuava “ Lo sfondo però è quello del più grande agro marmifero del mondo, quello cioè delle Alpi Apuane scavate dalla mano dell’uomo.
Niente si perde nelle vecchie case, la mano del pittore fa rivivere sulla tela anche barattoli e lattine d’olio da automobili”. È li che Aldo Giusti lavora dal mattino alla sera, finché dura la luce solare, al numero civico 3 di via Grazzano a Carrara. Dagli inizi degli anni ottanta Aldo Giusti arriva ai giorni nostri con quarant’anni di pittura. Artista di eccellenza nel panorama della Nuova Figurazione. Le sue opere figurano in Musei e Collezioni in Italia e all’Estero.
Cenni biografici Aldo Giusti nasce a Massa nel 1946. Inizia a dipingere giovanissimo, ma per necessità intraprende un lavoro che lo conduce frequentemente all’estero. Viaggia in molti paesi: dall’Algeria alla Russia, all’Indonesia. Viaggi che influiscono molto sul suo pensiero e la sua visione pittorica.
Nel 1980 si iscrive alla Scuola Libera del Nudo presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Ha tenuto numerose personali e partecipato a collettive. Di lui hanno scritto Marilena Pasquali, Dino Carlesi, Paolo Levi, Carlo Bordoni, Massimo Bertozzi e altri.

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